il paziente ed il terapeuta si trovano uno di fronte all’altro, su due poltrone o attorno ad una scrivania. Codesta psicoterapia serve per la risoluzione di sintomi psicopatologici. Per la crescita personale, lo sviluppo dell’autonomia, della consapevolezza, dell’autostima. Per l’elaborazione delle crisi esistenziali, delle dipendenze affettive. Per i problemi relativi ai disturbi d’ansia e stress, fobie, attacchi di panico, disturbi di personalità e del comportamento alimentare, depressione, problemi relazionali e sessuali. Disturbi psicosomatici, training autogeno e traumi.
è condotta da un terapeuta o da una coppia di terapeuti e la coppia è seduta di fronte a loro. Il lavoro psicoterapeutico inizia con il ristabilire nel singolo paziente la disponibilità, la volontà e la capacità di riaprirsi alla comunicazione e allo scambio verso l’altro, consapevole ed efficace. La psicoterapia di coppia è una forma di terapia che lavora prevalentemente sulla relazione ed è diventata una esigenza sempre più comune in questi ultimi anni.
è una forma di psicoterapia in cui l’intervento clinico viene effettuato in un setting gruppale. Questo tipo di psicoterapia nasce, storicamente per andare incontro alle esigenze economiche dei pazienti, quindi che vogliono intraprendere questo tipo di percorso con spese più contenute. Può fare riferimento a vari tipi di orientamenti teorici e può articolarsi nei suo vari modelli in maniera estremamente diversificata, da un polo supportivo ad un polo espressivo. L’intervento supportivo è quello di sostegno, di supporto al problema e allo sviluppo dell’assertività, invece quelli di tipo espressivo, sono solitamente di orientamento dinamico. Questa psicoterapia funziona in questo modo: i terapeuti sono generalmente due ed i pazienti possono essere seduti in cerchio, oppure muoversi in spazi più o meno strutturati, per eseguire esercizi di diverso genere.
il cui scopo è quello di occuparsi delle implicazioni emozionali, comportamentali, sociali, dinamiche affettive e relazionali generate dalla patologie tumorali”. La psiconcologia è quella disciplina che si occupa delle numerose conseguenze e variabili connesse ai tumori. La diagnosi di tumore è come un gigantesco mattone che ci cade sulla testa. Il disagio psicologico che ne consegue, anche durante la cura, è caratterizzato da una serie di emozioni (ansia, rabbia, depressione, ecc…) e quindi lo psiconcologo cerca di fornire supporto ai pazienti e ai loro familiari per sconfiggere il tumore con più serenità e forza. Secondo L. Grassi, la psiconcologia, è quindi, necessaria per garantire alla persona ammalata di tumore e ai suoi familiari una migliore qualità di vita e un’assistenza ottimale. Viene inoltre stabilito che l’attivazione, nei diversi fasi della malattia, di percorsi psico-oncologici e di prevenzione siano essi di supporto o più specificatamente psicoterapeutici (individuali, di gruppo e di coppia) risultano fondamentale per il paziente e la sua famiglia.
quali: disfunzione erettile, eiaculazione precoce, vaginismo, dispaurenia, parafilie, disturbi da dolore sessuale e del desiderio sessuale e anorgasmia.
• Traumi legati all’omofobia
• Abuso sessuale in persone gay, lesbiche e bisessuali
• Bambini, adolescenti e adulti LGB
• Comportamenti sessuali compulsivi
• Conseguenze di traumi sessuali avvenuti in età adulta
• Trattamento delle disfunzioni sessuali legate al trauma
• Le parti sessualizzate nei pazienti dissociativi
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Consulenza, Psicoterapia e Psicopatologia legata al trauma per adolescenti e adulti, che hanno subito o che subiscono un trauma psichico.
La psicotraumatologia è una branca della psicologia dell’emergenza che indaga le situazioni traumatiche e le reazioni delle persone ad esse e si realizza a livello operativo nel trattamento del trauma psicologico e nella sua prevenzione.
Il trauma psichico può essere sinteticamente definito come una lacerazione improvvisa, violenta ed imprevedibile dell’integrità psichica, capace di provocare un’alterazione permanente delle capacità di adattamento del soggetto.
Lo scopo della psicotraumatologia è quello di lavorare sull’evento traumatizzato, il paziente deve affrontare la rielaborazione di uno o più traumi, e prima di intervenire sul trauma è necessario verificare una certa stabilità psicologica, emotiva e relazionale della persona. Poi a seguire, attraverso la psicoterapia il paziente deve rielaborare l’esperienza traumatica ed il superamento di uno o più traumi, che può essere un lutto, una violenza, la perdita del lavoro, incidenti, disastri naturali, la rottura di una relazione significativa, la vergogna, la paura, disturbi dissociativi, conduce al paziente stesso ad un senso di benessere psicologico.
Trauma dell’attaccamento, trauma semplice e complesso, trauma e disturbi di personalità, ricordi traumatici, elaborazione del lutto e trattamento dei pazienti con disturbo da stress post-traumatico (DPTS).
colloquio anamnestico e psicodiagnostico con somministrazione di test e prove psicodiagnostiche (Test MMPI-2, Test di Wartegg, Reattivo dell’Albero di Koch K., Disegno della Famiglia e della Figura Umana di Corman L.)
attacchi di panico, ossessioni e compulsioni, disturbi psicosomatici, stress, fobie, disturbi legati all’autostima e disturbi di personalità
…interventi sulle dipendenze da sostanze, difficoltà relazionali, supporto alla genitorialità, bornout e mobbing, disturbo dell’attenzione, relazione genitori e figli Disagi connessi a momenti particolarmente delicati della vita (come la separazione, un lutto, una perdita, ecc…)